Isola del Giglio – Toscana


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Conosco l’Isola del Giglio da sempre, la prima volta che l’ho visitata avevo si e no 5 anni, da quella volta ci sono tornato almeno una dozzina di volte; non mi aspettavo nessuna sorpresa, sapevo benissimo cosa mi avrebbe aspettato: del sano, sanissimo relax.

Il primo traghetto parte da Porto S.Stefano alle 7,30, l’attraversata dura poco meno di 1 ora. Scegliamo di imbarcarci con l’auto (Traghetti Toremar (www.toremar.it) 150 euro a/r + 2 persone) per avere un minimo punto d’appoggio visto che abbiamo scelto di dormire in campeggio. Nel caso decideste di risparmiare e lasciare l’auto sulla terra ferma, ci sono parcheggi per le lunghe soste (dai 10 ai 15 euro al giorno) proprio dietro il porto. Sull’isola ci sono bus (2 euro a corsa…se non avete fretta, mediamente uno ogni 40min) oppure moltissimi taxi collettivi da 8 posti, sicuramente piu’ convenienti (se riuscite ad occuparli interamente) e soprattutto più veloci.

L’ultima possibilità, gettonatissima tra l’altro, è girare l’Isola camminando. Dall’ultima mia visita questo aspetto è stato particolarmente curato ed ormai si può raggiungere qualsiasi luogo seguendo sentieri per il trekking appositamente costruiti. Nel caso sceglieste questa soluzione, allenatevi bene! Le distanze non sono impossibili ma il dislivello, ovunque voi andiate, si farà sentire.

Tenete conto che l’attraversata con l’auto è permessa solo in bassa stagione, in alta stagione dovete avere una prenotazione di soggiorno di almeno una settimana.

Poco prima di arrivare al giglio, appena fuori dal porto, ad accoglierci c’è il relitto della Costa Concordia: sicuramente impressionante ma immaginavo avesse sull’isola un maggior impatto (negativo). La nave, essendo per almeno metà ancora inabissata, ferisce lo sguardo al 50%. L’unica spiaggia che probabilmente è stata veramente danneggiata dall’accaduto è quella dell’Arenella, a 200m in linea d’aria, dalla quale si scorgono le gru a lavoro sulla nave.

Usciti dal porto perdervi sarà impossibile, c’è una sola strada principale che unisce Giglio Porto con Campese e Giglio Castello, gli altri 2 piccoli paesi presenti sull’isola.

Il campeggio che abbiamo scelto (anche perchè, che io sappia, l’unico) è il campeggio Baia del Sole (info@campingbaiadelsole.nethttp://www.campingbaiadelsole.net ), posizione meravigliosa, a picco sul mare, 300 metri prima di Campese, con accesso diretto ad una scogliera riservata ai soli clienti del campeggio. I prezzi, considerando la bellezza della posizione, mi sono sembrati buoni, 24 euro al giorno, tenda + 2 persone. All’interno c’e’ anche un market, un bar e un ristorante: il cibo è buono, i prezzi sicuramente non dei più convenienti ma il grande terrazzo con vista, la sera, offre tramonti veramente unici.

Arenella, Cannelle, Caldane e Campese sono le 4 spiagge dell’isola, sicuramente non molte e di conseguenza quasi sempre molto affollate. La spiaggia delle Cannelle è forse quella più “giovane”, con musica e bar sulla spiaggia; quella di Campese invece più frequentata da famiglie. La Cala delle Caldane è senza dubbio quella che preferisco, raggiungibile a piedi partendo dalla spiaggia delle Cannelle, lungo un sentiero di circa 30 minuti, è solitamente più tranquilla rispetto alle altre ma, l’intensificarsi del servizio taxi con gommone per raggiungerla, l’ha resa accessibile a tutti e, di conseguenza, caotica come le altre. Il nostro consiglio è quello di fare un piccolo sacrificio, svegliatevi presto la mattina (non vi spaventate, la sera non c’è da fare  praticamente niente, non farete mai ore troppo piccole) e godetevi questi luoghi dalle 7 alle 11 al mattino poi tornatevene in campeggio, riposatevi sulla scogliera che, essendo riservata ai soli clienti, risulta essere uno dei luoghi più tranquilli dell’isola.

Altra soluzione per fuggire al caos della spiagge nelle ore in cui sono più affollate, può essere un breve trekking (circa 30 minuti) al faro di Capel Rosso, sulla punta più occidentale dell’isola. Spettacolare con il brutto tempo e soprattutto con il mare in tempesta. Come detto prima, i sentieri sono stati molto curati ed ampliati negli ultimi anni ma i luoghi di reale interesse dell’isola restano quelli già citati; abbiamo provato a cercarne altri nella speranza di trovare qualche caletta meno battuta dai turisti ma senza successo, camminate di circa 1 ora su sentieri anche difficili (per raggiungere Cala Monella o l’Allume) non valgono assolutamente la fatica ed il caldo delle ora di punta.

Per quanto riguarda il cibo, se siete a campeggio, la comodità e il panorama del ristorante all’interno, difficilmente vi faranno venir voglia di mangiare altrove; nel caso però la doveste trovare, il mio consiglio è il ristorante Il Grembo a Giglio Castello (0564 806353 / 328 1783531) se avete voglia di carne, altrimenti, sempre a Giglio Castello, Da Maria (www.ristorantedamaria.it) se avete voglia di pesce. Per uno spuntino o per il pranzo a sacco da portarvi sulla spiaggia vi consiglio il forno a Campese, buonissime tutte le schiacciate e se avete un buono stomaco, provate la Schiacciata Gigliese (ripiena con cipolle, pomodoro, alici), in un paio di giorni la dovreste digerire.

Il ritorno sulla terra ferma ancora con la Toremar, ultimo traghetto alle 18.30. Nel caso voleste prolungare di un’oretta ancora il vostro soggiorno, la compagnia Maregiglio (www.maregiglio.it) effettua una corsa alle 19.30.

26 risposte a “Isola del Giglio – Toscana

  1. Interessanti suggerimenti e bellissime immagini ;perchè di orrore ne abbiamo parlato abbastanza.
    Buon pomeriggio Matteo

  2. Amo l’Isola del Giglio, ci sono stata recentemente, per Pasquetta. Qualche anno fa mangiai molto bene all’Arcobalena, a Giglio Castello, ma non so se esiste ancora o ha chiuso… in ogni caso, per me il Giglio rimane sempre un luogo incantato, che ha ancora un carattere selvaggio e indomito, nonostante tutto… sembra che ti dica “qui l’uomo non ha vinto sulla Natura”, ed ogni volta che penso a quest’isola mi viene in mente Heathcliff di Cime Tempestose.

    • E’ vero, ad un certo momento ho avuto anche l’impressione di poter confondere questo suo essere selvaggia con la trascuratezza; questa volta invece ho trovato un perfetto mix di cura e attenzione verso chi la visita, senza pero’ snaturare se stessa, mantenendo il suo spirito selvaggio..

  3. L’isola del Giglio è una delle mete che ho sempre desiderato visitare ma non ci sono mai riuscito. Bellissime immagini (ma tu sei un abile fotografo) e interessanti le informazioni.
    Chissà se un giorno ci riuscirò!

  4. Stò decisamente diventando una scroccona.
    Con Nicola ho visitato l’oriente, con Andrea vado in alta quota, con te spazio in largo e lungo per il mondo.
    Grazie per avermi portato all’isola del Giglio, bellissima.
    Io ho fatto un viaggio all’Elba con la moto, dovevamo andare anche al Giglio, ma siamo dovuti rientrare per lavoro.

    • Anche i miei primi ricordi dell’Isola risalgono all’infanzia, per fortuna però, vivendoci abbastanza vicino, ho avuto la fortuna di poterci tornare spesso. Credo che se tu la visitassi di nuovo oggi, la troveresti molto simile a com’è nei tuoi ricordi di bambina 🙂

  5. Ci hai fatto venire voglia di visitare questo piccolo paradiso di mare:)) peccato per la concordia che proprio non ci sta! Per il resto sembra tutto bellissimo! Magari la prossima primavera potremmo farci un giro! Buona giornata

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