Era la meta che, visti i miei problemi con le vertigini, più mi dava pensieri: El Caminito del Rey, ovvero il “Sentiero del Re”, un percorso leggendario per gli appassionati del genere.
Un sentiero pedonale lungo circa 5 km formato da passerelle sospese a 100 m di altezza lungo le pareti verticali del Desfiladero de los Gaitanes tra le piccole frazioni di El Chorro e Ardales, nella provincia di Malaga, non lontano dalla cittadina di Álora.
Costruito per permettere un più semplice e veloce accesso alle cascate del Salto del Gaitanejo e del Salto del Chorro agli operai della Sociedad Hidroeléctrica del Chorro, El Caminito del Rey deve al suo nome al fatto che, nel 1921, per l’inaugurazione della diga sottostante il percorso, venne attraversato dal Re Alfonso XIII, intervenuto per l’occasione.
Con il lento ma inesorabile abbandono della manutenzione, nei decenni, il percorso ha cominciato a cedere in diversi punti, diventando particolarmente pericoloso da percorrere. Proprio la sua pericolosità ha alimentato la sua fama, attirando escursionisti e folli di ogni tipo da ogni angolo d’Europa. Ovviamente non tardarono i primi morti e di conseguenza la definitiva chiusura da parte delle autorità avvenuta nel 2006. A differenza di quanto accade solitamente da noi, l’amministrazione capì che El Caminito poteva essere un richiamo turistico importante per la zona e stanziò dei fondi per la messa in sicurezza di tutto il percorso. I lavori sono andati avanti per circa 1 anno, dal marzo 2014 al 28 marzo 2015, giorno della definitiva riapertura.
Come raggiungere El Caminito del Rey:
I punti di accesso per il sentiero sono le frazioni di El Chorro ed Ardales; la prima dispone anche di una piccola stazione ferroviaria ed è quindi più facile da raggiungere anche per chi non avesse un’automobile. Proprio dalla stazione ferroviaria di El Chorro, davanti all’hotel La Garganta, partono i bus navetta che portano all’entrata Nord (ogni 30 minuti dalle 8.30 alle 18.30, costo 1.55€). Il sentiero si percorre in un’unica direzione cioè da Nord verso Sud, vale a dire che si inizia da Ardales e si termina ad El Chorro.
Biglietti e prenotazioni per El Caminito del Rey:
Se avete un programma di viaggio sicuro, il metodo più semplice è sicuramente quello di prenotare la visita attraverso il sito ufficiale in modo d’avere la certezza di poter entrare ed anche un orario stabilito; l’accesso al percorso è infatti limitato e l’affluenza è notevole… sarebbe un vero peccato non riuscire ad entrare!Noi, mai come questa volta, siamo partiti disorganizzati e disinformati ma siamo stati assistiti da un po’ di fortuna: il caminito durante i mesi invernali è chiuso, la riapertura per il 2017 era prevista per martedì 25 aprile (noi senza saperlo, siamo arrivati ad El Chorro nel pomeriggio del 24), il lunedì è sempre chiuso. Nel caso vogliate acquistare i biglietti senza prenotazione come abbiamo fatto noi (costo di 10€ a persona), vi consiglio di arrivare almeno 1 ora prima dell’apertura (prevista per le 9.30am) presso l’ingresso Nord, dalle 10.00am la probabilità di trovare biglietti disponibili è piuttosto bassa in quanto, da quell’orario e per tutto il giorno, iniziano le visite organizzate con guida.
Sia che abbiate la prenotazione, sia che decidiate di comprare il biglietto il giorno stesso presso l’entrata Nord, il percorso può essere svolto in totale autonomia; se siete invece interessati ad un tour guidato, la prenotazione dal sito è obbligatoria.
Com’è il nuovo percorso del Caminito del Rey:
Una ristrutturazione a dir poco perfetta, vi darà un totale senso di sicurezza lungo tutto il percorso senza però aver stravolto l’originare tracciato (che via accompagnerà lungo tutto il trekking, appena 1 metro sotto i vostri piedi). Dei 5 km circa totali, la metà sono su passerelle, l’altra metà su sentieri sterrati molto semplici.
Questo è un breve video che abbiamo fatto nel punto secondo noi più spettacolare di tutto il sentiero:
Il tempo necessario per percorrere tutta la distanza, considerando anche qualche breve pausa per delle fotografie, va da 1.30h a 2.30h. L’entrata è ovviamente aperta a tutti, basta non avere particolari problemi di mobilità. La direzione consiglia di evitare il percorso a coloro che soffrono di vertigini per non bloccare il regolare incedere della fila ma se l’ho fatto io… andate tranquilli!
Vi lascio qua un famoso video antecedente alla ristrutturazione, le cose (come avete visto) son cambiate, tranquilli! 😉
Io per combattere le vertigini ho iniziato ad arrampicare. Sta funzionando 🙂
Funziona veramente? a volte è qualcosa di davvero limitante, nonostante la volontà di spingersi sempre un po’ oltre, in alcuni momenti resti letteralmente paralizzato…
Conosco bene la sensazione, mi è successo di rimanere piantata e immobile salendo sopra Stromboli. Mi ero guardata indietro in un punto ripido, la guida è stata brava ad accorgersene e mi ha aiutata.
Arrampicare assicurata con le corde mi sta dando la sicurezza necessaria per affrontare la paura dell’altezza, sono lì in parete ma so che non posso cadere. Ho iniziato da poco ma mi sta davvero sbloccando psicologicamente.
Ne ho scritto un po’ di più qui:
https://321clic.com/2017/03/28/a-a-a-acrofobia-aerobica-arrampicata/
leggo! 😛
grazie… come se l0 avessi fatto…. impensabile per me…no no… bellissimo ma da qui
eheheh, dai Rosa, ci sono riuscito io..credimi, sono un caso quasi disperato! 🙂
nooo nooo… una volta al luna park, sulle giostre x bimbi stavo morendo….. e la mia pargoletta si scompisciava….
😀 ok, forse sei messa peggio di me 😛 credo che tua figlia si divertirebbe particolarmente e vederti su quelle passerelle! 😀
Emozionante.
Non potrei farlo, da qualche anno soffro di una forma di vertigine causatami da un intervento chirurgico, eco perchè tra le altre problematiche che ho non arrampico più, sono riuscita a vincermi solo una volta per salvare il mio cane…ma poi ne ho pagato le conseguenze.
Complimenti per esserti “vinto” 🙂
Per i cani questo ed altro! ti capisco 🙂 Lo sforzo più grande è stato accettare di farlo, il percorso poi, per mia fortuna, è stato abbastanza semplice! 🙂
Ci sono stata anch’io lo scorso aprile….mi è sembrato un percorso sicuro e a prova di vertigini, mi hanno disturbato solo un po’ le scale ripide e “vuote”…rimane un’esperienza diversa per un viaggio in Andalusia!
Ciao Raf! Concordo, i lavori fatti al percorso sono davvero ottimi e lo rendono accessibile a chiunque… gli unici brividi sul ponticello in ferro finale, guardare in basso non è consigliato a chi (come me) soffre di vertigini! 🙂
una bella differenza tra il vostro video e quello finale. Di certo nel vecchio percorso non si doveva soffrire di vertigini né avere problemi di cuore.
Per il vecchio percorso si doveva semplicemente essere totalmente folli oppure avere una gran voglia di morire 😀
visto il video, lo credo anch’io 😀
Innanzi tutto grazie per la tua visita al mio blog e con grandissimo piacere ho scoperto il tuo.. E’ davvero straordinario leggere tutto questo sul mondo e sui bellissimi luoghi che ha da offrirci.
Piacere di fare la tua conoscenza 🙂
Piacere mio Jessica! Si direi che nonostante tutto, il mondo resto un luogo meraviglioso 🙂 Matteo
io con la mia carrozza non potrei affrontare nemmeno la versione rifatta… cmq visto il filmato grazie!Vicky
Bellissimo! Che spettacolo! Io ci faccio un pensiero…
E’ stato ristrutturato in modo perfetto, un modo diverso (e divertente) di passare una mattinata se passi dall’Andalucia! 🙂